Questo
articolo non vuole in alcun modo essere un ennesimo trattato teorico
sull’argomento dell’ “Earned Value”. Esistono infatti molte
pubblicazioni, siti Web e persino Associazioni internazionali che possono
fornire tutte le informazioni a riguardo.
Ciò
che si prefigge, invece, è esporre un personalissimo giudizio sul perché, dopo
tanti anni di onorata attività consulenziale nel settore dei sistemi aziendali
di Project Management, l'autore non abbia ancora avuto modo di veder utilizzato
a pieno un metodo che, almeno dal punto di vista teorico, sembrerebbe essere di
una semplicità sconcertante e di una immensa utilità.
Se
è vero che Project deriva dal francese Projecter (proiettare), quale strumento
può essere più utile alle attività di proiezione, di analisi del futuro, di
determinazione dei trend tendenziali, se non l’Earned Value?
Perché
quindi si dovrebbe ignorare o eludere una tecnica tanto proficua?
In
poche parole: Chi
ha paura dell’Earned Value?
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