Il
presente lavoro descrive gli elementi fondamentali di un metodo di gestione del
rischio di progetto che integra diversi approcci di pubblico dominio come il PRM
body of knowledge del Project Management Institute, il CTC del Software
Engineering Institute, il modello delle strategie Euromethod nonché quelli
descritti da McFarlan, Archibald ed altri ancora. Benché originato nel campo
delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione il metodo SAFE
è facilmente estensibile ad altri domini applicativi.
Esso
spinge il Project Manager ad assumere una consapevolezza il più possibile
completa delle singole e significative cause di rischio per uno specifico
progetto attraverso l’esame di check list di tipo generale e di tipo
particolare nonché attraverso l’uso di tecniche ed interazioni creative di
gruppo.
Alla
fase di definizione del rischio segue, poi, una fase di progettazione ed
esecuzione di interventi mirati al fine di ridurre la probabilità di
accadimento degli eventi dannosi o l’entità dei danni attesi. Il punto di
arrivo è, comunque, costituito dalla consapevolezza che ogni impresa
profittevole è associata ad un qualche livello di rischio e che la managerialità
si avvicina oggi sempre di più alla imprenditorialità, cioè proprio alla
capacità di assumere in modo volontario e consapevole i rischi che non possono
essere eliminati.
|