Per quanto si
stia affermando in maniera sempre più decisa in ambito aziendale, il Project Management (P.M.) viene ancora troppo spesso considerato in
Italia come un "lusso" non sempre necessario e comunque come elemento
di disturbo e di sacrificio economico da attivare soltanto se richiesto
espressamente dal committente come requisito di gara o contrattuale.
Ma la sfida
economica di oggi è sempre più rivolta oltre confine e l’azienda italiana (e
qui voglio sottolineare l’accezione ampia del concetto azienda, allargabile
all’ente, all’istituto, oltre che all’industria e all’impresa) ha ormai
la necessità intrinseca di riorganizzarsi e di organizzare il proprio
"modus operandi" secondo modelli e procedure in auge da anni negli
Stati Uniti, nell’Europa settentrionale e nei paesi asiatici sviluppati.
L’articolo è rivolto alle aziende che,
interessate ad avviare la cultura del P.M., si pongono due quesiti fondamentali:
cosa occorre e quanto costa l’attivazione di un sistema di Project Management.
Indice
Premessa
Perché in Italia il P.M. ha stentato a decollare?
L’evoluzione dell’azienda italiana nel P.M
Le scelte necessarie per iniziare
Scelta dell’approccio per l’attivazione di un sistema di
P.M
Scelta dell’azienda di consulenza sul P.M
Metodo usato per l’analisi qualitativa e quantitativa delle necessità
Approccio al P.M. per singolo progetto
Tipi di progetto
Le fasi necessarie all’approccio per singolo progetto
La valutazione dell’impegno consulenziale nell’approccio per singolo
progetto
Approccio al P.M. aziendale generalizzato
Tipi di azienda
Il Project Office
Le fasi necessarie all’approccio aziendale generalizzato
La valutazione dell’impegno consulenziale nell’approccio
aziendale generalizzato
Considerazioni sugli altri costi da prevedere
Conclusioni
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