Cercherò qui di “forzare” l’esperienza fatta nello specifico caso di Gestione
del Rischio, applicato alla situazione illustrata nella prima parte, allo schema
indicato nella corrispondente Area di Conoscenza del PMBoK.
Lo
scopo è quello di paragonare l’esperienza fatta (in modo disorganico, non
strutturato) con i dettami del PMI e di cercare di dare al lettore due
orientamenti propedeutici:
1) convincersi che Gestire il Rischio paga
2) gestirlo meglio (e meglio di quanto insegna il PMI non mi è dato conoscere),
paga molto di più.
................
Come fattori ambientali aziendali
si potevano considerare i seguenti:
L’Impresa, con oltre 40 anni di esperienza specifica in tutte le parti del
mondo, disponeva di conoscenze tali da ridurre al minimo la sua esposizione al
rischio. Anche se il periodo in cui si svolgeva l’opera non era caratterizzato
da una sistematica Gestione dei Rischi formale, le procedure interne,
molto avanzate rispetto alla concorrenza, la sostituivano, prevedendo le
opportune contingenze nella fase di offerta tecnico-economica e lasciando ad
ogni PM un approccio situazionale soggettivo durante la gestione del Progetto.
Il complesso dei
processi
organizzativi
era tale, per cui si cercò di rispecchiare il più possibile nell’organizzazione
del Cantiere la tradizione culturale dell’Impresa, leader in campo mondiale nel
settore.
Nel caso qui descritto il Progetto è già stato acquisito, il rischio da un punto
di vista macroscopico (agli inizi del suo ciclo di vita) è considerato limitato
ed accettabile (opportunamente incluso nel mark up) e l’Impresa considera
prioritario in assoluto il mantenimento del programma (per questioni di
intonsa immagine aziendale in campo internazionale). Pertanto risultava
determinante intravedere al sorgere eventuali rischi di ritardi
nella consegna dell’opera.
Non esistevano delle
procedure di Gestione dei Rischi redatte formalmente, però la
profonda coordinazione (anche se informale) e lo spirito di squadra tra linea e
staff (suffragato da anni di esperienza in comune) fornivano al Project Manager
una particolare sensibilità ed innescavano una opportuna “preoccupazione” per
gli eventi che minacciavano la realizzazione del Progetto........... |