E’ probabilmente vero in
linea di massima che della storia del pensiero umano gli sviluppi più fruttuosi
si verificano spesso ai punti d’interferenza tra due diverse linee di pensiero.
Queste linee possono avere le loro radici in parti assolutamente diverse della
cultura umana, in tempi diversi e in ambienti culturali diversi o di diverse
tradizioni religiose; perciò, se esse realmente s’incontrano, cioè, se vengono a
trovarsi in rapporti sufficientemente stretti da dare origine a un’effettiva
interazione, si può allora sperare che possano seguirne nuovi ed interessanti
sviluppi.
(Werner Heisenberg)
Il project management
tradizionale (TPM) del Project Management Insitute ed il project management
agile (APM) che si rifà ai principi dell’Agile Manifesto non devono per forza di
cose essere considerati come il diavolo e l’acqua santa. Mentre i project
manager dovrebbero comprendere le pratiche di base che ricadono sotto il grande
ombrello del TPM dovrebbero anche conoscere quando, dove, come e soprattutto
perchè applicare pratiche agili. In questo documento ci limiteremo ad
identificare le situazioni in cui i manager dovrebbero preferire l’agile sul
tradizionale esaminandone quindi differenze e peculiarità senza però entrare nel
merito delle pratiche. |