Da
tempo si parla del mapping come strumento per affrontare in modo "soft"
le problematiche dell'organizzazione, ma... mancava un riferimento
bibliografico rigoroso, che descrivesse le diverse tipologie di "Mappe
del pensiero", che presentasse gli aspetti comuni e le differenze tra le
teorie di Novak e di Buzan, che desse un quadro di riferimento coerente
anche per le forme di rappresentazione che non sono propriamente mappe
mentali, né mappe concettuali (quelle che ho chiamato "solution map").
A questo tema ho dedicato buona parte del libro, cercando di superare
quegli "steccati" tra i sostenitori delle mappe concettuali e i fan
delle mappe mentali.
Lasciando a margine ogni contrapposizione ideologica/dogmatica, ho
rimarcato l'importanza del corretto utilizzo di ciascuno strumento:
-
le mappe mentali sono mappe creative: sono soprattutto evocative e
quindi adatte in ambito creativo; sono invece carenti in ambito
cognitivo, perchè meno versate all'espressività
-
le mappe concettuali sono mappe cognitive: sono soprattutto
espressive e quindi ben utilizzabili in ambito cognitivo, ma peccano
di scarsa evocatività e quindi possono essere utilizzate in ambito
creativo con più difficoltà.
In
particolare ho proposto alcune riflessioni sull'utilizzo delle mappe in
situazioni quali:
-
il project management
-
il knowledge management
-
il problem solving
-
il decision taking
-
l'analisi di processo
-
la riorganizzazione
-
la formazione
ma... si tratta solo di alcune casistiche: potrei dire che, essendo
strumenti di pensiero, le mappe possono essere utilizzate in ogni
occasione in cui il pensiero può essere impiegato.
Altro discorso sul quale ho insistito molto è stata la preminenza del
mapping sulle mappe, ovvero del processo sul risultato.
Il più grande pregio delle mappe è che rendono evidente il processo
mentale che adottiamo mentre le costruiamo.
Credo sia questo il vero risultato del produrre una mappa, ancor più
della rappresentazione grafica in sé.
Alberto Scocco, oltre ad aver svolto attività didattiche in vari
atenei italiani, dal 2000 è docente presso l'Università di Macerata,
dove insegna Sistemi di Elaborazione delle Informazioni. È stato
responsabile delle Metodologie presso Scatole Pensanti, svolgendo
attività di consulenza, formazione e divulgazione specialmente sul tema
delle mappe. Attualmente è consulente senior e formatore in ambiti quali
la gestione dei progetti, della conoscenza, del cambiamento, dei
processi e dell'innovazione.
INDICE
Franco Amicucci, Prefazione
Introduzione
(Il piano dell'opera)
Le mappe e i territori
(Dal pensiero visivo-spaziale a quello verbale-astratto (e ritorno); La
mappa non è il territorio; Perdersi, orientarsi e ritrovarsi)
La mente e le sue risorse
(Il cervello e il pensiero visivo; La percezione visiva; La
memorizzazione delle informazioni; L'elaborazione del pensiero)
Le mappe del pensiero
(Le rappresentazioni del pensiero; Le mappe concettuali; Situazioni e
applicazioni delle mappe concettuali; Le mappe mentali; Situazioni e
applicazioni delle mappe mentali; Le solution map; Situazioni e
applicazioni delle solution map)
Ringraziamenti
Riferimenti bibliografici
L'autore