Messaggi dagli
iscritti di PM ForuM |
In questa
pagina pubblichiamo i messaggi di nostri iscritti che hanno affrontato l'esame
per le certificazioni sul Project Management, o
intrapreso il ciclo di preparazione.
Vorremmo raccogliere le esperienze di chi ha superato l'esame, ma anche di chi
non l'ha superato, di chi sta studiando o ha tentato per poi abbandonare l'idea
e di chi da certificato ha visto cambiare, o non, la propria vita lavorativa.
Il nostro
intento è raccogliere impressioni, commenti, giudizi e suggerimenti, che riteniamo essere molto
preziosi per chi si accinge allo stesso percorso.
scrivi alla
redazione per aiutarci ad arricchire questa pagina
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Esperienze d'esame per la
credenziale PMP®
da Francesco Bombassei, da Roma
gennaio 2008
Mi sono certificato PMP® il
14 gennaio 2008.
Ecco un po' di informazioni che spero saranno utili ad altri
Preparazione e studio
-
ho seguito un corso di preparazione all'esame di
certificazione PMP® e simulazione d'esame di Eureka Service di
6 giorni
complessivi, di cui 1 di simulazione d'esame -
è importante studiare un po' alla volta,
durante il corso, anziché tutto in una volta. E' inoltre utile affrontare lo
stesso capitolo (es. Risk Management) su varie fonti (appunti, libri,
dispense) per capire i differenti punti di vista -
Il PMBOK® ha una parte molto importante che spesso passa inosservata: il
glossario. E' bene studiare le definizioni e conoscerle perché ho visto
diverse domande nell'esame proprio sulle definizioni -
sapere la teoria è importante ma allenarsi con i simulatori di test
(es. PMP Selftest (©Eureka Service)) è essenziale. Consiglio di usarne più di uno, per non essere
troppo influenzati da un unico punto di vista. Io, oltre a PMP Selftest©, ho
usato PMP Fastrack® che ho trovato molto valido, soprattutto in quanto spiega
il perché delle risposte giuste o sbagliate.
-
è inutile studiare a memoria tutti gli input, strumenti e output. Ci sono
poche domande di quel tipo e sono tutte intuibili se uno ha capito i
processi. -
capire bene i contratti e le formule dell'EV è assolutamente essenziale. Ci
sono un bel numero di domande su questi argomenti: se uno sa le formule le
risposte sono facili; se non le sa bisogna buttarsi a caso.
-
Non è il caso di leggere troppi libri: si perde un sacco di tempo e si
rischia di confondersi. Io ci ho provato ma non è stato produttivo. Ho
scelto un libro aggiuntivo al PMBOK® e ho studiato con attenzione solo
quello.
-
l'esame è stato meno difficile del previsto. Di domande veramente complicate
non ce ne sono. Niente calcoli complessi o concetti mai visti. La difficoltà
viene soprattutto dalle domande "ambigue", nelle quali ci sono almeno due
opzioni chiaramente accettabili ed è difficile scegliere la "migliore".
-
Nella settimana prima dell'esame ho girato un po' di forum su internet
per
avere qualche dritta (più o meno del tipo che sto dando qua), soprattutto
come affrontare le domande più complicate.
-
Bisogna fare attenzione a non fidarsi troppo delle (moltissime) domande
gratuite su internet. Ce ne sono di buone e altre di veramente scadenti e
addirittura fuorvianti. Dopo che se ne fanno un po' ci si accorge subito se
sono fatte bene oppure no.
Materiali utilizzati
PMBOK® (ovviamente) -
"PMP Exam Prep®" di Rita Mulcahy -
Monografie su risorse umane e contratti di Eureka Service
-
PMP Selftest®
-
PMP Fastrack® (simulatore di esame) di Rita Mulchay
-
Domande "Headfirst PMP®", disponibili gratuitamente su internet
-
Study guide e domande di esercizio trovate su Internet
Abbiamo chiesto a
Francesco cosa lo ha spinto ad intraprendere il percorso per ottenere la
credenziale PMP® ......ci ha risposto:
-
Nell'ambiente Boeing, dove io lavoro, la credenziale PMP® è nota e rispettata e viene spesso
considerata nell'assegnazione di ruoli e progetti
-
Volevo dare alla mia esperienza di project manager una sorta di "bollino"
ufficiale
-
Volevo avere una visione più sistematica e strutturata della disciplina
-
Ho notato peraltro che cercando su Monster la keyword PMP si trovano solo
una manciata di posizioni. Immagino che il mercato italiano sia ancora un
po' indietro. Di certo nel mondo anglosassone la qualifica è molto più nota
e quindi ricercata.
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da Gianmarco Antonelli,
di Bologna
settembre 2007
mi sono certificato PMP®
in data 11 luglio 2007. Vorrei arricchire le esperienze sulla
preparazione all'esame e, nell'occasione, ringraziare anche la redazione di
PMForum
Preparazione e Studio - Inizio
preparazione "seria" a gennaio 2007, prima avevo seguito un corso di 3
giorni sui principi di PM e
un convegno gratuito a Milano di Eureka Service tenuto dall'ing. Martinati.
Lavoravo già come PM in un'azienda informatica e volevo certificare la
professionalità costruita in qualche anno passato sul campo.
Invece che optare per la classica preparazione frontale (in realtà non era
una scelta, visti gli impegni lavorativi), ho frequentato un corso di
e-learning, PMP-ONLINE, per un periodo di circa 2 mesi (da gennaio a marzo).
In seguito ho perfezionato la preparazione all'esame utilizzando per 10
giorni l'applicativo PMPSelftest di Eureka Service disponibile sul sito
pmuniversity.it.
Testi utilizzati
-
Ovviamente il PMBOK® letto almeno un paio
di volte e schematizzato mediante riassunti dei contenuti per
velocizzare la preparazione
-
Il testo di Rita Mulcahy: letto 1
volta.
-
Articoli di riviste e su WEB
Consigli per la preparazione
-
Avvicinate il più possibile la
preparazione alla data dell'esame, non lasciate passare molto tempo,
altrimenti si perde il feeling con gli argomenti e i dettagli della
preparazione (potrebbe sembrare un consiglio banale, ma occorre
focalizzare la propria attenzione sull'obiettivo finale... la
certificazione)
-
Se potete studiate insieme ad altri, aiuta
a digerire meglio gli argomenti più ostici.
-
Personalmente ho fatto sessioni di test su
ogni area di conoscenza e solo alla fine ho fatto una simulazione
d'esame completa (200 domande in 4 ore senza interruzioni)
-
Su certi argomenti il PMBOK® e'
assolutamente carente, es Qualità', Conflitti, ... e su questi argomenti
sono stati utilissime le dispense del corso di e-learning.
Consigli per l'esame - Difficile, l'esperienza dell'esame è molto
personale... comunque molte delle domande sono situazionali, per cui un po'
di esperienza e il buon senso possono risultare vincenti.
A me sono capitate molte domande in cui si chiedeva di scegliere quale
opzione fosse la migliore tra quelle proposte e spesso almeno una delle
risposte era palesemente sbagliata.
Nella simulazione d'esame avevo impiegato 2.15 h, nella prova reale ho
terminato la revisione delle domanda marcate in 3.55 h (una prestazione
decisamente inferiore, legata sia alla maggiore difficoltà delle domande,
sia alla tensione dell'esame).
In 2 casi la traduzione della domanda d'esame mi è stata proposta in
spagnolo/portoghese, invece che in italiano... in quei casi un po' di
inglese e un po' di fortuna sono fondamentali.
Concordo con chi sostiene che "è una prova in cui i nervi contano molto,
non bisogna mai lasciarsi scoraggiare da nulla, nemmeno dalle domande
incomprensibili!"
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da David Corbucci,
di Roma
settembre 2007
Ho conseguito la certificazione PMP®
nella sessione di Maggio 2007 in modalità PBT ( “paper based test” ) presso
la sede di Roma della John Cabot University.
Esame - è inutile descrivere lo stato d'animo con il quale sono
giunto in quel di Roma, comunque è stata una bella esperienza, da raccontare
specie quando le cose vanno bene!!
La sala era grande e luminosa, accogliente ma........i banchi stile scuola
guida non si potevano vedere. Niente panico, ho adottato la posizione "pantofolaro
dopo lunga giornata di lavoro".
Non ho fatto altro che cercare un compromesso in quei pochi centimetri di
banco a disposizione. Con una mano tenevo il book delle domande e sul
banchetto trascrivevo le risposte.
In merito a questo punto, ho sentito
adottare metodi diversi per quanto concerne la trascrizione delle risposte.
Alcuni riportano dopo 10 domande, altri dopo 50 ed altri ancora man mano che
rispondono. Io ho adottato quest'ultima. E mi sono trovato bene.
Piccolo consiglio: siamo noi che gestiamo l'esame e non il contrario.
Quattro ore sono state per me sufficienti per completare le 200 domande e
rivederne delle altre......quindi niente panico..
In merito alle domande, posso dirvi che sono domande prettamente
situazionali. Pochissime domande, forse 10/15, relative ad output di
processi (qualità soprattutto) e circa 3/4 domande sull'Earned Value. Non
preoccupatevi per i calcoli o le formule. Mi sono capitate delle domande che
si poteva rispondere anche senza l'uso della calcolatrice!!!
Altre domande, spero relative alle famose 25 che vengono scartate, mai
sentite. In questo caso sono andato per esclusione.
Prima di consegnare il tutto, verificate di aver annerito bene la risposta
da voi scelta. Il foglio verrà letto da un lettore ottico e non credo che
qualcuno controlli per voi....dedicateci gli ultimi secondi....
Preparazione e studio - Vi consiglio di
leggere, oltre al PMBOK®
- scontato - ,anche altri libri quali il Kerzner e la Mulchay per la
preparazione alla certificazione. Personalmente ho letto anche l'Archibald
ma è stato ininfluente.............un IN BOCCA AL LUPO
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da Angelo Muscaridola,
di Chiavari
novembre 2006
ho ottenuto la certificazione PMP®
ad aprile 2006.
La mia scelta è caduta sull’esame “paper based” (PBT, cioè carta e matita):
diversamente dall’esame CBT (computer based), può essere sostenuto in altre
città rispetto a Milano, in località e date definite volta per volta dal PMI
in accordo con gli enti organizzatori. C’è da dire peraltro che il PBT
rispetto al CBT costa meno (e l’essere membro del PMI riduce ulteriormente
la quota di ammissione).
Iscrizione - si effettua online come
per il CBT, previa registrazione al sito del PMI, per l’ottenimento di un
account. Anche se l’application online consente salvataggi parziali,
suggerisco di scaricare prima la versione pdf del PMP Handbook e
precompilare su carta, quale bozza, la Credential Application che vi è
contenuta: le informazioni richieste online sono infatti numerose ma
pressoché coincidenti con quelle indicate sul PMP Handbook.
Dopo pochi giorni, se la domanda viene accolta, si viene autorizzati tramite
mail al pagamento della quota di ammissione, effettuabile sempre online. Si
ha a questo punto un anno per tentare l’esame (fino ad un massimo di tre
tentativi).
Audit - la mail che ha riscontrato
l’avvenuto pagamento mi ha comunicato anche che la mia domanda era stata
selezionata a campione per l’audit (possibilità prevista dal PMP Handbook).
In pratica l’audit mira a verificare le credenziali dichiarate nella domanda
sulla base delle corrispondenti attestazioni cartacee da spedire
all’indirizzo fornito (ufficio PMI-EMEA di Bruxelles). Fintanto che l’audit
non viene superato l’anno a disposizione per sostenere l’esame viene
sospeso.
In dettaglio occorre documentare:
-
l’esistenza del titolo di studio
(certificato)
-
l’esperienza professionale (validata da
tante lettere precompilate dal PMI quanti sono i referenti indicati
nella domanda; è chiesto che tali referenti firmino le lettere ed
appongano una sigla sul lembo di chiusura della busta)
-
le 35 ore di esperienza formativa nel
project management (ad esempio, certificato o diplomino di frequenza del
corso)
Per evitare ogni possibile rischio ho inviato
la documentazione in un plico tramite vettore.
Preparazione e Studio - la preparazione
si è basata essenzialmente sul PMBoK 3^ ed. in italiano. Ho trovato molto
utili i supporti forniti dai testi della Mulcahy (per il metodo di studio
proposto e le domande) e del Kerzner (per gli approfondimenti, riguardanti
ad esempio, la gestione dei conflitti, le analisi trade-off, le tipologie di
contratto, la gestione dei rischi).
Occorre memorizzare tutti i 44 processi ed i relativi input, strumenti e
tecniche ed output, i gruppi di pertinenza e le interazioni. C’è da dire
anche però che le domande del nuovo esame mirano a valutare più su base
situazionale che concettuale; è preferibile quindi soffermarsi sugli aspetti
salienti dei processi cercando, se possibile, di immaginarli nella realtà
operativa.
Complessivamente ho dedicato alla preparazione circa 3 mesi e mezzo
compatibilmente con i normali impegni (soprattutto quindi nei weekend) con
un rush finale di tre giorni.
Esame - L’esame è stato organizzato
dalla Eureka Service in Roma per l’aprile 2006. Prima di raggiungere l’aula
d’esame occorre verificare di disporre dei documenti di riconoscimento
richiesti, di una calcolatrice non programmabile ed ovviamente di una
matita. Una volta seduti sui banchi viene fornito il fascicolo con le
domande (in inglese ed in italiano) ed un foglio a lettura ottica su cui
segnare, mediante un pallino, le proprie risposte (è preferibile marcare
bene i pallini poiché in caso di mancata lettura le risposte risultanti
mancanti sono considerate errate). A disposizione 4 ore per rispondere alle
200 domande previste (per una loro migliore comprensione può essere
opportuno talvolta leggere la corrispondente formulazione in inglese). Molto
utile è stato il supporto fornito dai referenti Eureka Service presenti
presso il luogo d’esame; ad esempio tramite la raccomandazione di riservare
un po’ di tempo, per ogni ora a disposizione, alla trascrizione sul foglio a
lettura ottica delle risposte annotate sul fascicolo, al fine di evitare
frettolose trascrizioni allo scadere (inderogabile) del tempo a
disposizione.
La comunicazione dell’avvenuto superamento dell’esame mi è pervenuta, sempre
tramite mail, trascorso il periodo, relativamente breve, di una settimana.
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da Francesco De Stefano,
di Roma
luglio 2006
sono certificato dal 28 marzo 2006, vorrei
raccontarvi la mia esperienza, sperando possa essere utile a qualcuno....
Preparazione e Studio - Partenza a razzo, 30 giugno
2005. seminario introduttivo di Eureka Service, l'ing. Martinati mette in
palio un PMBOK nuovo di zecca a chi avesse risposto al maggior numero di
domande (20 domande tipo esame)…. Ho vinto io con un 16/20 e nel ricevere il
libro ho pensato che in fondo questo esame non dovesse essere così
drammatico come sembrava…..
E invece….. apri il PMBOK®
e scopri con raccapriccio che e' un libro di una noia mortale con un sacco
di termini strani e mai usati
nel mio campo lavorativo…
Fortunatamente la mia certificazione e' stata assistita dall'azienda e
dall'Eureka Service che ha organizzato 5 giornate di corso per la
preparazione, e ho potuto anche usufruire di un corso e-learning molto
completo ed interessante.
Ho avuto uno studio ad alti e bassi, durato 9 mesi, tra impegni lavorativi
molto pressanti e 2 bambini piccoli vocianti a casa, pertanto la mia
situazione e' stata forse un po' limite, mi sono spesso alzato alle 6 di
mattina oppure ho studiato dalle 21 alle 24, ma la stanchezza l'ha avuto
spesso vinta…..
E' stata una vera e propria impresa, una sfida psicologica che ha richiesto
una forza di volontà veramente alta.
Testi utilizzati -
- Ovviamente il PMBOK®
che consiglio di leggere almeno 3-4 volte.
- Il testo di Rita Mulcahy che io ho letto 2 volte. Da' un sacco di consigli
utilissimi e il programma di domande e' veramente esaustivo
-
Kerzner. L'ho appena sfogliato, andrebbe invece letto con attenzione
sulla parte Resource Management, Conflict Management, Procurement, Quality
- E-learning della Skillsoft
- Articoli di riviste e su WEB
Consigli per la preparazione -
-
Non diluitela troppo nel tempo. Mantenete sempre caldo l'argomento, cercando
di dedicare anche un minimo di tempo al giorno
-
Studiate insieme ad altri, soprattutto nei ripassi finali, o comunque
cercate di confrontarvi spesso con colleghi/amici che
preparano l'esame con voi.
-
Fate almeno 2-3 simulazioni d'esame complete (200 domande in 4 ore senza
interruzioni)
-
Provate ad utilizzare concetti del PMBOK®
nel vostro campo lavorativo (che c'e' di meglio di un bell'Earned Value
calcolato sul progetto che state seguendo?), soprattutto se sono per voi
poco noti o usati
-
Imparate TUTTI gli input e output dei processi ( sono almeno un 30-40
domande all'esame)
-
Su certi argomenti il PMBOK®
e' assolutamente carente, es Qualità',
Conflitti,………
Consigli per l'esame - Qui i consigli da dare sono più difficili
perchè le strategie sono veramente soggettive, io ho impiegato 3 ore per
arrivare alla domanda 200, segnandomi le 40-50 dubbiose, poi ho dedicato
l'ultima ora a rispondere a queste ultime.
E' una prova in cui i nervi contano molto, non bisogna mai lasciarsi
scoraggiare da nulla, nemmeno dalle domande incomprensibili!
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da Davide Scalvi, di Milano
maggio 2006
Preparazione e Studio - Ho preparato l'esame di
certificazione in circa 4 mesi, dedicando circa 2 ore al giorno nei primi 2
mesi ed intensificando gli studi nei mese successivi, arrivando a 6/8 ore
nell'ultima settimana.
La preparazione è avvenuta sia studiando materiali didattici tradizionali (PMBOK®
3rd Edition, libri tematici) sia avvalendomi di una sottoscrizione ad
un training via web reso disponibile dalla società presso cui lavoro.
Esame - Ho sostenuto l'esame il 29
aprile 2006.
Il tool utilizzato mi è sembrato di facile comprensione, non ho avuto
particolari problemi nell'individuare le funzione rese disponibili. Ho
sostenuto il test in lingua inglese, solo in pochi casi ho verificato la
traduzione in Italiano, che per altro mi è sembrata accettabile. Il test è
durato complessivamente 3 ore e 42 minuti, ho avuto quindi poco tempo per
rivedere le risposte che avevo lasciato in sospeso.
Consigli/Suggerimenti
1- Per preparare al meglio il piano di studi:
a)
definite una data target, b) definite come intendete suddividere lo studio di ogni singolo
capitolo rispetto alla data target, c) verificate costantemente il raggiungimento di ogni singolo
obbiettivo, d) prevedete nel piano di studi un periodo di riposo dovuto a cause
di forza maggiore (a me è successo di star fermo una settimana per
influenza)
2-
Sostenete l'esame nella lingua in cui vi siete preparati, a volte la domanda
viene proposta con un "copia e incolla" dal PMBOK
3-
Fate attenzione al tempo, la sensazione è che scorra più velocemente di
quanto possiate immaginare. Fate inoltre una proiezione rispetto al numero
di domande mancanti, vi permetterà di stabile se accelerare o meno il vostro
ritmo.
4-
Mantenete la calma, in fondo è richiesto di rispondere correttamente a poco
più della metà delle risposte date.
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da Barbara Barone, di
Torino
prima donna, fra le iscritte di PMForuM, che ha ottenuto la
credenziale PMP®
(nuovo esame sul PMBOK®
- 3rd edition)
- gennaio 2006
Preparazione e Studio - Ho vissuto l’esperienza
relativa alla preparazione dell’esame di certificazione PMP con grande
interesse, alimentato dalla capacità del docente di rendere stimolanti e
attuali gli argomenti trattati.
Il piano di studio è passato attraverso il seguente programma:
-
Partecipazione al corso di preparazione all’esame PMP® su PMBOK®
3rd Edition erogato da Eureka Service e al successivo workshop pratico;
-
Ciascun esame di review della lezione precedente è stato preparato con un
buon livello di approfondimento, questo mi ha permesso di raccogliere di
volta in volta spunti di riflessione successivamente discussi in aula,
acquisendo da subito informazioni utili alla realtà lavorativa.
In questa
fase ho utilizzato come documentazione di supporto: le dispense del corso,
il PMBOK® 3rd Edition e il libro di Kerzner.
-
Terminato il workshop, in data 30.11.05, ho dedicato ulteriori due settimane
circa di studio rivedendo il programma svolto, i test di ingresso alle
lezioni, gli articoli su WBS e Earned Value disponibili sul sito del PMI e
completando la preparazione con il libro di Rita Mulcahy, che reputo abbia
un approccio agli argomenti del PMBOK® con utili
riferimenti a situazioni che si potrebbero verificare durante lo svolgimento
dell’esame.
-
Gli ultimi giorni di studio sono stati dedicati alla simulazione attraverso
il PMP-Selftest di Eureka Service al fine di poter misurare il livello di
preparazione.
Iscrizione all'esame - La domanda di partecipazione all’esame
è piuttosto laboriosa nella compilazione, per la mole di dati richiesti; il
PMI molto solerte nelle risposte.
La prenotazione dell’esame è semplice e gestibile anch’essa completamente on
line. L’organizzazione mi è parsa nel complesso molto buona.
Esame - L'ho sostenuto il 31.01.06.
In riferimento all’esame evidenzio che il tutorial iniziale di 15 minuti
permette di avere una buona confidenza sull’uso dell’interfaccia e consiglio
di leggerlo con attenzione.
L’esame ha presentato diverse domande situazionali e ha richiesto pochi
calcoli. Alcune domande presentavano termini mai incontrati, estratti da
testi specialistici diversi da quelli da me letti. Meglio la lettura in
inglese, quella in italiano, consultata in caso di conferma o per la
stanchezza delle ultime domande, potrebbe essere forviante.
In linea generale non mi sembra di aver colto argomenti maggiormente
“gettonati” quindi consiglio di prepararli tutti con la medesima attenzione.
L’emozione del calcolo del risultato finale è sicuramente quella più grande,
pochi minuti e compare l’esito del lavoro svolto e dell’impegno profuso:
Congratulation! …. e finalmente ho tirato un sospiro di
sollievo.....Dimenticavo ho superato l’esame in data 31.01.06.
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da Biagio Tramontana,di Crotone
il primo dei nostri iscritti che ci scrive riguardo al nuovo esame PMP®
(basato sul PMBOK® - 3rd edition)
- dicembre 2005
Vi racconto in modo sintetico il mio esame,
le modalità ed i tempi della mia preparazione a questo.
Esame - ho superato l'esame con il punteggio di 107/175 ovvero il
61,2%. All'esame ho avuto modo di "vivere in prima persona" e, quindi, di
rilevare le seguenti particolarità:
-
le domande di tipo situazionale sono risultate in numero
abbondantemente superiore al 50%, con una lunghezza anche di 6 righe a
schermo pieno;
-
l'interfaccia d'esame è poco "user friendly" e, in molti
casi, presenta una traduzione molto "naif"; pertanto, consiglio di leggere
la domanda anche in Inglese;
-
per ciò che riguarda i processi di "Initiating", consiglio di
porre molta attenzione ai Project Selection Methods poichè il numero di
domande sull'argomento è elevato; a tale proposito, consiglio di leggere
attentamente il Kerzner sull'argomento;
-
per ciò che riguarda i processi di "Planning", ci sono state
molte domande sull'identificazione del Project Team e dei "Roles and
Responsibility" e di queste un buon 80% sono state domande a carattere
situazionale; inoltre, ho rilevato domande ben specifiche sul "Kick-Off
Meeting" e consiglio di studiare meglio l'argomento;
-
per ciò che riguarda i processi relativi alla
Contrattualistica, è il caso di approfondire le tematiche sul Kerzner,
soprattutto cogliendo le informazioni fornite nel capitolo sull'Analisi
Trade-Off;
-
per ciò che riguarda i processi di "Closing", consiglio di
approfondire le tematiche sul libro di Archibald, anche per completare le
conoscenze rispetto al PMBOK e/o al Kerzner; in particolare, consiglio di
approfondire il tema della "Measure Customer Satisfaction" (dato che,
dall'esito del mio esame, si evince che la mia preparazione non è stata
molto idonea);
-
un altro consiglio che mi sento di dare è quello di leggere e
studiare il documento Practice Standard for EV Calculation, che gli
iscritti al PMI possono scaricare dal sito del PMI; esso fornisce tutte le indicazioni
sull'applicabilità del Metodo dell'Earned Value, argomento gettonatissimo
per il test d'esame.
Preparazione e Studio - prima di
tentare l'esame di certificazione, ho investito ben 5 mesi (da Giugno a
Novembre), per un totale di circa 500 ore, nello studio della disciplina del
Project Management con l'ausilio del corso REP-PMI teorico e del workshop
pratico seguito in Eureka Service. Essendo già in possesso della
certificazione IPMA Level D (Certified Project Management Associate), non mi
è risultato per niente complicato entrare dentro le tematiche e le
problematiche della materia anche a fronte di una esperienza sul campo
numericamente contenuta (circa 3 anni).
I testi che ho utilizzato sono stati:
- PMBOK; - il materiale dei corsi - il Kerzner - l'Archibald - altri (articoli, documenti ufficiali del PMI, etc. etc.) documenti
scaricati dal sito PmForum, dal sito XPM o da altri Web Site
Abbiamo chiesto a Biagio un
suo parere sulla ricettività del mercato italiano rispetto alla credenziale
PMP e di dirci se e come è cambiata la sua vita lavorativa a seguito di tale
credenziale.......ci ha risposto:
-
avevo avuto un deciso cambiamento già ai tempi
della certificazione IPMA...e sicuramente oggi il cambiamento è ancora più
forte dato che ho acquisito anche le credenziali della "scuola di pensiero"
PMI
-
da contatti sporadici con Aziende che non
hanno nella propria struttura una figura professionale come la mia, emerge
un dato: fa molto piacere, per una volta, essere "ricercati" e "non
ricercare per primi". Tuttavia, devo anche constatare che, ad oggi, le
richieste di mercato in Italia non mi sembrano dello stesso tipo rispetto
alla maggior parte dei paesi Europei/Mondiali e questa considerazione vale
sia per i dettami della scuola IPMA sia per il PMI.
|
da Pietro Carratù di Salerno
Vi invio un breve memo sull'esame.
punteggio: 151/200 pari al 75,5% ho notato le seguenti cose:
-
le domande su
initiation e closing
sono tante rispetto al numero di processi di questi process group,
quindi vanno studiati in dettaglio (35 domande per 3 processi, circa 11
domande/processo; per gli altri process group ci sono circa 4
domande/processo)
-
l'interfaccia è poco chiara, in quanto:
- l'avanzamento delle domande è scritto in
alto nel frame della finestra, e l'ho visto tardi; per circa un'ora ho
risposta senza capire a che numero ero giunto, quindi avevo difficoltà a
tarare il tempo di risposta.
- quando c'è un grafico da visualizzare, viene fuori un tasto nella parte
bassa dello schermo, ma non si nota subito perchè si è concentrati sulla
domanda, nella parte alta. Inoltre c'è scritto "exhibit" che dal mio punto
di vista non significa molto. - accedendo alla lista delle domande non è immediato capire come tornare
indietro; inoltre sullo schermo principale non c'è indicazione del numero
totale delle domande marcate e sospese, sarebbe utile per verificare
l'avanzamento.
-
ho avuto l'impressione di aver avuto un sacco
di domande situazionali, che mi hanno fatto temere di non avercela fatta.
Pensa che avrò usato la calcolatrice quattro o cinque volte, non di più.
-
Non ho avuto domande
quantitative sui tipi di contratti (es. calcolo dell'incentivo) e sul
present value.
-
Infine non forniscono la calcolatrice. Meno
male che l'avevo portata con me.
-
Ultima considerazione, gli esami non
cominciano esattamente alle otto o alle tredici, ma quando una postazione si
libera. Infatti io ho cominciato appena arrivato, alle 12.
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da Vittorio Agabio di Novara .....rimandiamo i lettori all'articolo "...Ora
vi racconto la mia certificazione PMP®"
tratto dalla lettera che Vittorio ci ha gentilmente inviato a
novembre 2004
Ho superato l'esame PMP con 158/200
Mi é costato quasi un anno di studio.
Appena terminato il corso di preparazione, che ho
fatto a Roma, ho tentato il test d'esame proposto al corso con uno score di 71%,
dopo quasi un anno (di studio: direi sulle 1000 ore) ho rifatto lo stesso test
(che nel frattempo avevo completamente dimenticato) ed ho conseguito 76%.
L'incremento é stato abbastanza modesto,... forse in generale conviene dare
subito l'esame.
Nel mio caso particolare ho voluto entrare nel
dettaglio (perdendo ore ed ore) per poter applicare subito al mio lavoro i
processi e le conoscenze del PMI. Ci sono riuscito, ma nessuno l'apprezza (a
parte i risultati operativi che sono migliorati, ma anche qui nessuno ci tiene
ad ammettere che il PMBOK funziona). .....Forse é per non darmi l'aumento!
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”PMP”, “CAPM”, “PMBOK”, “PMI”, il logo
PMI, il logo PMP, “PgMP” e “Program Management Professional (PgMP)”, sono marchi registrati del Project
Management Institute, Inc.; “PMI Scheduling Professional (PMI-SP)” e
"PMI Risk Management Professional (PMI-RMP)" sono service marks del Project
Management Institute, Inc. |
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